Piume di struzzo di mille colori
Maud Ruby è una fashion designer francese con un particolare interesse per i materiali e le texture. Ad oggi, nel suo studio professionale, focalizza il suo lavoro sulla creazione di cappelli e composizioni...
La quantità di tintura necessaria dipende sempre dal peso del tessuto che state per tingere e dalle fibre di cui è composto. Inoltre è importante ricordare che usando meno tintura si otterrà un colore nel complesso più tenue e viceversa.
Nel caso della tintura per tessuti Aybel la quantità raccomandata è di circa 1 bustina ogni 250g di tessuto asciutto. Da notare che il cotone si tinge in genere più facilmente rispetto al Nylon.
Un aspetto importante da considerare è il colore di base del capo. Ravvivare dei pantaloni blu scuro che si sono sbiaditi sarà molto più veloce che non tingerne di blu un capo originariamente bianco.
La cosa migliore da fare è testare il colore su una piccola porzione di tessuto. Per farlo potete tagliare del tessuto in eccesso da una cucitura o tingere un cordino. In base al risultato che ottenete potete regolarvi sulla quantità di tintura da usare.
Quando utilizzi più di una bustina di tintura puoi usare meno acqua per dissolverne il contenuto. Se decidi di tingere il capo o tessuto direttamente in lavatrice, puoi aggiungere il contenuto della/e bustina/e nello scomparto del detergente liquido.
Se utilizzi più di una bustina alla volta ognuna sciolta in 250 ml d’acqua, la quantità di liquido sarà troppa per poter stare nello scomparto della lavatrice.
È possibile sciogliere diverse bustine di tintura in 250 ml d’acqua, solitamente da quattro a sei. Prestate attenzione che la polvere si sia completamente dissolta nell’acqua e non ci siano residui.
Se volete usare più acqua, potete aggiungere il contenuto delle bustine direttamente nel cestello della lavatrice. Attenzione però che questo non è possibile nel caso aveste una lavatrice che scarica l’acqua in eccesso prima di iniziare il programma di lavaggio. In questo modo la tintura andrebbe persa. Solitamente, quanto la lavatrice viene accesa è possibile sentire se dell’acqua viene scaricata, ma nel caso non siate sicuri è sempre consigliabile dissolvere la tintura in una minore quantità d’acqua.
Dal momento in cui la tintura è stata dissolta in acqua e viene usata solo in parte, è consigliato riporla in un contenitore di vetro al riparo da luce e calore.
La tintura per tessuti non è facilmente deperibile, di conseguenza si può conservare per diversi mesi senza problemi.
La durata di conservazione delle bustine integre è solitamente illimitata, infatti, la tintura può essere conservata per anni in un luogo fresco e asciutto.
Ripristinare la brillantezza e dare nuova vita al colore di un capo è assolutamente possibile. Soprattutto i colori scuri come il nero, blu scuro o marrone tendono a scolorirsi a causa di lavaggi frequenti o prolungata esposizione al sole.
Una bustina di tintura per tessuti e un cucchiaio di sale sono di solito sufficienti per rinfrescare il colore ad una lavatrice di capi. Si può anche applicare la regola di 1 bustina ogni 250g di tessuto.
Aybel offre una gamma di 59 colori tra i quali scegliere il più adatto alle vostre esigenze. Per colori più specifici o particolari potete sempre usare una combinazione di più tinte.
Il bianco è l’unica tinta che non è possibile realizzare, per sbiancare un tessuto vi consigliamo di usare sempre dei decoloranti specifici.
Se avete acquistato un capo che sapete perderà colore col tempo potete prevenirlo usando il nostro fissante Aybel Fiske. Aybel Fiske è un fissante professionale che si può usare sia su tessuti nuovi che tinti a mano.
Potete aggiungere il fissante Aybel nell’acqua dell’ultimo risciacquo o nella vaschetta dell’ammorbidente se tingete in lavatrice.
Con ogni ordine riceverete un manuale di istruzioni cartaceo. Il manuale è attualmente disponibile nelle seguenti lingue: italiano, inglese, tedesco, olandese, francese. Inoltre, tutti i 59 colori disponibili sono elencati sul retro del manuale.
Potete consultarlo anche da qui.
Certamente! Quasi tutte le tecniche di tintura sono realizzabili. Sia acquistando il colorante in polvere che quello liquido, le possibilità sono pressochè infinite.
Potete visitare il nostro blog per trovare articoli interessanti su varie tecniche di tintura e trarne ispirazione per i vostri progetti creativi.
Per tessuti o rivestimenti che non si possono rimuovere come ad esempio tappezzeria o carta da parati, è possibile applicare la tintura per tessuti Aybel con un pennello o uno spruzzino.
È possibile utilizzare una bustina di tintura sciolta in circa mezzo litro (o un litro) d’acqua calda e procedere con l’applicazione.
Assicuratevi che non ci siano residui di polvere nel liquido e aggiungete del sale (20/30 grammi) e dell’aceto nel caso il tessuto sia di lana, poliammide, nylon o seta.
Dopo l’applicazione lasciate asciugare e se necessario procedete nell’applicare il fissante Aybel Fiske per assicurare la presa del colore e preservarlo nel tempo.
Creare un colore specifico con la tintura per tessuti è lo stesso che farlo con i colori usuali. Rosso e giallo vi daranno un arancione, blu e giallo un verde, ecc. Le combinazioni di colore sono infinite, ma ci vogliono creatività e pazienza per ottenere i risultati sperati.
Quando mischiate i colori fatelo sempre con cautela, munitevi di una bacinella con molta acqua e iniziate con un colore di base. Per creare un verde ad esempio, partite con una base gialla e aggiungete a poco a poco della polvere blu. Scurire un colore chiaro è sempre più facile che non il contrario.
Le mussole sono generalmente in fibra di cotone, che solitamente da buoni risultati quanto tinto. Tuttavia, i tessuti idrofili danno dei risultati variabili che possono a volte non essere ottimali.
Questo accade per via dei trattamenti che vengono fatti al tessuto per ottenere da una parte la capacità di assorbimento dell’acqua e dall’altra quella di repellente allo sporco. Queste proprietà fanno in modo che la tintura risulti più difficile.
I problemi più comuni sono il continuo rilascio di colore, a volte anche dopo 5 o 6 lavaggi a 90 gradi, o ancora l’inefficacia del colore giallo rispetto per esempio alle tinte lilla o ciclamino.
Se state pensando di tingere delle mussole, provate prima a testarne una. Se poi la lavate insieme ad un piccolo pezzo di tessuto bianco, potete constatare per quanto tempo continua a rilasciare colore.
Detto questo, non vogliamo scoraggiare la tintura di tessuti idrofili, infatti il più delle volte i risultati sono ottimi.
Tutto dipende dal tipo di tessuto con cui è fatto il costume. Potete trovare la composizione del tessuto sull’etichetta del capo. Se è fatto di poliestere o altre fibre altamente idrorepellenti allora la tintura non funzionerà. Per tutti gli altri tessuti invece dovreste ottenere buoni risultati, attenzione però che le stampe saranno sempre visibili e le cuciture non si tingeranno.
Per farvi un’idea del risultato potete tagliare un pezzettino di tessuto dall’interno o da un laccio e testare il colore prima su quello.
Se volete cambiare colore alle vostre tende o semplicemente ravvivarle, potete farlo con la tintura per tessuti. Essendo queste solitamente ingombranti e pesanti vi servirà una grande quantità di colore. Qui di seguito alcuni consigli per evitare delusioni e ottenere buoni risultati.
1. Non tutte le tende possono essere tinte
È possibile che alcune tende contengano poliestere e, se così fosse, questo non può essere tinto. Lo stesso si applica anche al filato usato per fare il tessuto, che a sua volta contiene poliestere.
Da notare inoltre che anche il trattamento con sostanze idrorepellenti durante la produzione può influire negativamente sul risultato finale.
2. Seguite sempre le istruzioni di lavaggio
Ogni indumento che acquistate ha un’etichetta con le istruzioni di lavaggio, questo vale anche per i tendaggi. Consultate questa etichetta per sapere a quanti gradi possono essere lavate e qual è la composizione del tessuto. Fate sempre attenzione alla presenza di poliestere, se le tende sono fatte di questo materiale al 100% di questo materiale non si tingeranno. Se invece è presente solo in percentuale, vi sconsigliamo lo stesso di procedere con la tintura perché il risultato sarà comunque non soddisfacente.
3. Le istruzioni di lavaggio non sono presenti
Tendaggi realizzato a mano o su misura solitamente non riportano etichette e istruzioni di lavaggio. Se non avete idea della composizione del tessuto, testatene prima solo una piccola parte e valutate se è il caso di procedere con la tintura.
4. Fate delle prove
Non rischiate di spendere decine o centinaia di euro per nulla, partite acquistando una bustina di tintura e fate delle prove per accertarvi che il risultato sia assicurato.
Cercate una piccola porzione di tessuto da tagliare, solitamente vicino all’orlo superiore o alle cuciture. Se ci sono delle cuciture in eccesso usate anche quelle, così potete testare la tintura sul filato.
Mettete un po’ di polvere di tintura in un bicchiere e aggiungete acqua calda, fate sciogliere bene. Immergete il pezzettino di stoffa nella soluzione e aspettate una mezz’ora circa. Dopodiché risciacquate bene e osservate come il tessuto ha reagito. Se il risultato è soddisfacente potete procedere ad acquistare il colore che preferite per tingere le vostre tende.
5. Sperimentate con diversi colori
Tessuti come cotone, seta e nylon reagiscono tutti in modo diverso quando tinti. L’importante è tenere sempre in considerazione la base da cui si parte. Usare un giallo tenue su un tessuto nero è diverso che non tingere di nero un tessuto giallo.
Per questo raccomandiamo sempre di provare colori diversi. Provate ad acquistare tinte più scure e più chiare, o create combinazioni tra diversi colori.
Potete riempire diversi bicchieri con svariati colori e combinazioni. Non serve usare tanto colore, una bustina basterà per 10 diverse porzioni.
Divertitevi e sperimentate, ma assicuratevi di provare prima su vecchi tessuti o indumenti.
6. La temperatura dell’acqua è troppo bassa
La temperatura ideale per tingere i tessuti è di 90°C. I tendaggi solitamente posso essere lavati ad un massimo di 30-40°C e spesso tendono a ritirarsi anche a queste temperature. È difficile ottenere buoni risultati tingendo a basse temperature perché il colore non riesce ad aderire bene alle fibre del tessuto e di conseguenza risultando troppo tenue.
7. Lasciate il tessuto in ammollo per più tempo
Se tingete a basse temperature, tenete un occhio sull’intensità del colore sul tessuto tirandolo fori dal bagno di colore o osservando attraverso l’oblò della lavatrice se l’acqua si presenta dello stesso colore del tessuto.
Se vedete che il tessuto rimane chiaro e fatica a tingersi potete lasciarlo nell’acqua più a lungo, se necessario anche per una notte. La tinta sarà perfetta solo quando il colore del tessuto non cambia più. Se tingete in lavatrice, potete fermarla a metà lavaggio e lasciare in
ammollo, assicurandovi che l’acqua nel cestello copra tutto il carico e che venga girato di volta in volta.
Tingere i rivestimenti dei sedili di auto, barca o camper è un ottimo modo per ravvivarne il colore e darne nuova vita.
Prima di tingere qualsiasi rivestimento, sarebbe ottimale se riusciste a rimuoverli così da poterli mettere in lavatrice. Nel caso il rivestimento sia molto vecchio o delicato è sempre consigliabile
tingerlo a mano. Per rivestimenti che non si possono rimuovere potete applicare la tintura con il pennello o uno spruzzino.
Solitamente non vengono fornite istruzioni di lavaggio per i rivestimenti dei sedili, di conseguenza è difficile stabilire la composizione del materiale e servirà prestare attenzione nello scegliere
il giusto procedimento di colorazione. In caso di lana o nylon basterà aggiungere al bagno di colore un po’ di aceto per avere un buon risultato. Aggiungete anche del sale per garantire una copertura omogenea e un’ottima aderenza del colore al tessuto.
Se invece notate che il colore risulta slavato dopo poco o addirittura non aderisce da subito, molto probabilmente vi trovate di fronte a del poliestere. Questo è l’unico materiale che non è possibile tingere con una comune tintura per tessuti.
Consigliamo sempre di scegliere un colore che si avvicini molto all’originale, o anche più scuro di uno o più toni. Per ottenere un colore più chiaro o completamente diverso dall’originale è necessario decolorare prima il tessuto. Tuttavia la decolorazione non è consigliata su tessuti vecchi o delicati in quanto potrebbe danneggiarli in modo permanente.
Per tingere grandi quantità di tessuto vi consigliamo sempre di partire acquistando una singola bustina per colore e fare dei test prima di procedere. Tutti i colori possono anche essere combinati tra loro, in questo modo potete sperimentare finché non trovate la tonalità e l’intensità che più vi piace.
Per provare a correggere questo tipo di macchie il primo passo è quello di sciogliere un pizzico di tintura in 100ml di acqua e aggiungere se necessario un po’ di sale e aceto. Potete poi provare a tingere la macchia con l’aiuto di un cotton fioc.
È difficile trovare il colore perfetto tra così tante opzioni, ma si può partire da una tonalità chiara per poi se necessario scurirla, scaldarla o raffreddarla.
Sicuramente serve un buon occhio e un po’ di pazienza per ottenere il colore perfetto, ma nella maggior parte dei casi è possibile avvicinarsi molto al colore di base. Per riuscire a scaldare o raffreddare una certa tonalità di colore si possono usare i colori primari rosso, blu o giallo. Il marrone e il nero si usano per creare tonalità più scure.
Partite sempre da una base chiara e andate a scurire per arrivare al risultato sperato.
Quando siete soddisfatti del risultato ottenuto, tingete tutto il capo in modo da uniformarne il colore.
A volte può succedere che compaiano delle macchie sul tessuto dopo la tintura. Ci sono diversi tipi di macchie e di conseguenza cause diverse. Le cause più comuni sono le seguenti:
Il risultato della tintura può variare a seconda dei casi. I colori posso risultare diversi rispetto a come mostrati sul sito web o sulla confezione.
Tutti i tessuti sono diversi e reagiscono in modo diverso. Pur usando lo stesso colore, i risultati posso variare. Può anche succedere che ci siano differenze in base a come e se un capo è stato lavato prima di essere tinto. A volte può succedere che detergenti contenenti agenti idrorepellenti o sbiancanti vadano ad influenzare il risultato finale.
Tenete sempre a mente che la maggior parte dei colori consiste in un mix di colori primari quali rosso, blu e giallo. Tutti gli altri colori sono chiamati secondari, appunto perché discendono dalla combinazione dei primari.
Il denim per esempio è solitamente sui toni del blu, ma allo stesso tempo contiene delle tracce di rosso. Questo gli conferisce un sottotono violaceo. Ancora, nei grigi si trova spesso del blu, nei verdi del giallo e così via.
Quando si tinge, il colore penetra nella fibre del tessuto e, se trova sostanze che assorbono il colore più facilmente di altre si avrà un risultato finale diverso. Ad esempio, il blu scuro può virare al viola, il grigio al blu e il verde può non diventare verde abbastanza.
Per evitare di rimanere delusi del risultato, vi invitiamo a testare il colore su un piccolo pezzo di tessuto prima di procedere.
I colori chiari sono molto più facili da ripristinare, mentre è più difficile con le tonalità più scure. In questi casi è importante decolorare prima di tingere e questo può essere fatto con prodotti specifici disponibili in negozi specializzati o online.
Potete anche ricorrere all’uso della candeggina per decolorare un capo, sempre facendo attenzione a diluirla prima di procedere. Infatti, questo può danneggiare le fibre del tessuto se usa in concentrazioni troppo alte.
Dopo aver decolorato il capo da tingere è consigliabile lavarlo ripetutamente e possibilmente con del detergente per lavastoviglie, in modo da eliminare ogni traccia di sbiancante o candeggina. Questo per facilitare l’aderenza e l’assorbimento del colore e ottenere un
risultato migliore.
Ogni lavatrice ha un programma di risciacquo che si aziona alla fine di ogni lavaggio e serve ad eliminare residui di sporco, detergente e batteri che si trovano nel cestello. Se questa operazione non va a buon fine, questi residui non vengono eliminati e possono trasferirsi durante i lavaggi successivi.
Il calcare può facilmente assorbire e rilasciare sporco e di coseguenza tintura. Se c’è troppo calcare nella lavatrice è probabile che questo influisca sulla riuscita del risciacquo. Un’altra causa potrebbe essere la presenza di piccoli indumenti, come un calzino, incastrati nel filtro
della lavatrice. Attenzione anche ai residui di lanugine.
I produttori di lavatrici raccomandano sempre una pulizia periodica e ognuno offre un diverso prodotto specifico. Potete inoltre trovare le istruzioni di pulizia nel manuale d’uso della vostra lavatrice.
Se la lavatrice è mantenuta bene e pulita periodicamente, calcare e altri residui di sporco saranno praticamente inesistenti e di conseguenza potete procedere a tingere i vostri capi senza alcun problema. In caso di lavatrici vecchie, mal tenute o difettose sarà necessaria una pulizia profonda prima di procedere.
Se avete dei dubbi sul funzionamento della vostra lavatrice, vi consigliamo di optare per il lavaggio a mano.
Se dopo aver tinto il capo o tessuto non avete ottenuto nessun risultato, probabilmente il tessuto è un poliestere o una fibra altamente idrorepellente. In alcuni rari casi, il problema può essere riconducibile al funzionamento della vostra lavatrice.
Il poliestere è l’unico tessuto che non da alcun risultato a seguito della tinteggiatura. Questo tessuto infatti richiede una temperatura dell’acqua molto alta (circa 190 gradi) e una tintura specifica. Non è possibile tingere il poliestere con della comune tintura per tessuti, quindi è sempre opportuno leggere l’etichetta e assicurarsi che il capo non sia di poliestere.
Nel caso di tessuti con composizione mista di poliestere ed altre fibre, il risultato finale varia in base alla percentuale di poliestere presente. Se per esempio si ha una composizione di 30% poliestere e 70% poliammide, si otterrà una tonalità più chiara dato che il colore verrà assorbito solo dalle fibre di poliammide.
Per assicurasi che il tessuto che volete tingere non sia idrorepellente, immergetene un angolo nell’acqua. Se l’acqua scivola via e non viene assorbita, lo stesso succederà con a tintura e il risultato sarà nullo.
A volte è possibile che la causa della non riuscita della tintura sia riconducibile all’uso della lavatrice. Alcune lavatrici scaricano l’acqua in eccesso prima di iniziare il programma di lavaggio e in questo modo la tintura che avete aggiunto nel cestello va persa. Solitamente quanto la lavatrice viene accesa è possibile sentire se dell’acqua viene scaricata. Se così accadesse, questo potrebbe essere il motivo per cui il vostro tessuto non si è tinto.
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